PULIRE SENZA SPORCARE #2 – Un’alternativa è possibile?

È praticamente impossibile, nella vita di tutti i giorni, evitare completamente l’esposizione ad agenti chimici potenzialmente tossici. Tuttavia, è possibile, con un po’ di attenzione, ridurre l’impatto di queste sostanze sulla nostra vita e sull’ecosistema.

Tra i composti più dannosi per l’uomo e per l’ambiente (quelli che andrebbero cercati ed evitati nelle etichette) si trovano: ftalati (spesso presenti anche nei profumatori per ambiente sotto la dicitura generica “perfume”), percloroetilene, triclosan, composti d’ammonio quaternario, 2-butossietanolo, cloro, alchilfenoletossilati, etanolammine, eteri glicolici, fosfati, formaldeide, 1,4-diclorobenzene, derivati del petrolio, sodio lauril solfato, metilisotiazolinone.

I detersivi ecologici sono concepiti per offrire un’efficacia paragonabile a quella dei detersivi tradizionali, presentando al contempo un ridotto impatto ambientale. Molti produttori di detersivi ecologici, per ridurre ulteriormente i danni arrecati all’ambiente anche in relazione allo smaltimento dei contenitori, hanno introdotto il concetto di detersivi alla spina. In questo modo, si può riutilizzare il proprio contenitore ricaricandolo ogni volta, riducendo così la quantità di rifiuti di plastica. I detersivi ecologici sono, inoltre, generalmente prodotti in formulazioni concentrate, in modo da limitare gli sprechi ed utilizzare la minima quantità necessaria. Tra i loro ingredienti sono presenti: materie prime di origine vegetale, facilmente e completamente biodegradabili; argille, citrati, silicati, validi sostituti dei fosfati o dell’EDTA; solo oli essenziali (invece dei profumi di origine sintetica), anche con proprietà antibatteriche.

Sono invece assenti: materie prime di origine animale; coloranti e addensanti; formaldeide; fosforo; ammorbidenti tradizionali; EDTA; sbiancanti ottici; cloro-isotiazolinoni; parabeni; SLES/SLS.